giovedì 11 ottobre 2012

I mestieri dell'editoria: IL GRAFICO

a cura di Paula Scalamogna, Adalgisa Crisanti, Paola Tusa

Pubblichiamo una nuova puntata delle lezioni di editoria preparate dagli allievi del corso Il lavoro editoriale per gli aspiranti librai della scuola di Orvieto, che stavolta ci sintetizzano il lavoro del grafico per una casa editrice.

I temi qui accennati li ritroverete nei WORKSHOP DI GRAPHIC DESIGN con Riccardo Falcinelli.

Griglia del progetto grafico per la Penguin, Romek Barber, 1961


IL VISUAL DESIGN 

È necessario riflettere brevemente sul valore del visual design nella società occidentale. L’industrializzazione ha generato la produzione in serie, ossia la realizzazione di un determinato numero di pezzi assolutamente identici. Il fine del visual design è quello di rendere appetibili prodotti serializzati; a questo scopo è fondamentale capire chi sia il potenziale acquirente per attuare una strategia in grado di catturarne l’attenzione e convincerlo che il prodotto su cui si sta intervenendo sia quello giusto. In una realtà in cui i prodotti non sono più pezzi unici, a dover essere inconfondibile è il brand, ovvero l’identità dell’azienda che realizza un determinato prodotto. Un brand forte ha il potere di penetrare l’immaginazione del cliente e rendere l’esperienza di consumo unica.



LA GRAFICA IN CASA EDITRICE: FONT, TIPI DI CARTA E IMMAGINI IN COPERTINA 

Il libro ha una materialità fisica, ma è in realtà una merce molto ambigua. La grafica dunque si muove su piani diversi, considerando sia la componente materiale che quella immateriale del libro. Gli strumenti principali che delineano l’identità di un libro, di una collana o di un’intera casa editrice sono: 
- le font (i caratteri utilizzati)
- i materiali (carte di diversa grammatura e qualità, colle, rilegature)
- le immagini usate per la copertina.

Una font deve possedere tre caratteristiche principali: 
- visibility, capacità di far notare la presenza del testo
- readability, capacità di rendere comprensibile il significato del testo
- legibility, capacità di rendere riconoscibili chiaramente le lettere.

Ogni font possiede una propria storia più o meno adatta a rappresentare il brand della casa editrice. La scelta del carattere dipende anche dal pubblico che si vuole raggiungere, così come la tipologia di carta sarà differente in base alle diverse collane della casa editrice.
Testi di alto valore letterario richiedono carta di alta qualità, da edizioni, mentre per le collane economiche è sufficiente una carta uso mano.
L’identità di una casa editrice è resa dunque visibile anche dalla coerenza dei colori, delle font e delle immagini utilizzate per le copertine.



LE COPERTINE

Le immagini di copertina di un testo devono sapersi ispirare ad immagini già esistenti e vicine ai gusti dei lettori a cui il libro è idealmente destinato.
Il grafico realizzerà prima di tutto una serie di prove di copertina da proporre in casa editrice.
Tipologie differenti di pubblico è possibile che recepiscano una stessa copertina in modi differenti.
Per comprendere il significato delle immagini non sono necessarie competenze artistiche particolari, a meno che il testo non sia destinato a un pubblico di nicchia.  Spesso l’autore e il grafico lavorano insieme per la scelta della copertina.
Il progetto funziona ed è vincente quando l’idea sorprende il pubblico senza tradire la sua cultura e i suoi interessi.