martedì 19 giugno 2012

I mestieri dell'editoria: REDAZIONE

a cura di Paula Scalamogna, Adalgisa Crisanti, Paola Tusa

Arriva la "terza puntata" delle lezioni di editoria preparate dagli allievi del corso Il lavoro editoriale che stavolta ci raccontano come funziona una redazione.
  

Il redattore editoriale svolge tutte quelle mansioni necessarie ad ottimizzare il contenuto di un testo formalmente ed esteticamente, avvalorando le parti migliori e cercando di ‘aggiustare’ quelle peggiori. La tentazione può essere quella di intervenire, cedendo al gusto personale. In realtà però quest’ultimo è il lavoro del ghost writer. Nel mondo ideale il redattore lavora in accordo e in collaborazione con l’autore e l’eventuale traduttore, lo ascolta e lo consiglia su come far passare un concetto o un’idea. Nel mondo reale tutto ciò è decisamente più sfumato, anche se non si muove una virgola senza il consenso dell’autore.
Dopo una prima generale lettura del dattiloscritto il redattore prepara il testo per l’impaginazione, tenendo presenti la gabbia e le specifiche di collana scelte per quel volume, procedendo poi all’uniformazione e alla revisione.
L’uniformazione cura la preparazione formale del testo, rispondendo a esigenze estetiche e comunicative e seguendo i criteri della logica, del gusto e della sensibilità.
La prima parte del processo di uniformazione consiste nella scelta e nella creazione di una gerarchia interna al testo che dia ordine al volume. Ogni scansione viene indicata attraverso un marcatore tipografico.
La seconda parte riguarda il testo vero e proprio e le regole editoriali adottabili al fine di renderlo coerente. La maggior parte delle case editrici ha un proprio corpo di norme di uniformazione editoriale, malgrado ciò risulta impossibile prevedere tutti i casi che possono verificarsi durante la preparazione redazionale dei testi.
Il nocciolo di questo lavoro consiste nella revisione (editing) del testo o della traduzione.
L’editing riguarda principalmente l’analisi dei contenuti e l’affinamento delle espressioni. Il redattore ha il compito di segnalare all’autore del libro le eventuali perplessità sotto il profilo espressivo e contenutistico. L’affinamento delle espressioni riguarda invece le incongruenze e le discontinuità, dunque l’efficacia della comunicazione. La fase di revisione editoriale include la revisione linguistica, ovvero la chiarezza e l’eleganza della lingua. Un aspetto importante della revisione linguistica è il riscontro della traduzione, se il libro è tradotto. In questo caso, il redattore dovrà esaminare la fedeltà all’originale e la sua comprensibilità.
Le altre principali attività del redattore sono:
  • Fornire disposizioni al grafico per la realizzazione della copertina, o per l’inserimento di immagini nel testo.
  • Scrivere il testo di presentazione del volume destinato al reparto commerciale; e il testo che comparirà sulla quarta di copertina.
  • Verificare la copia cianografica.
  • Coordinare il lavoro di redazione per realizzare il prodotto nei tempi e nei modi stabiliti.


Competenze
Il redattore editoriale deve avere una buona preparazione culturale di base, saper scrivere e conoscere bene almeno una lingua straniera, oltre ad avere un’ottima padronanza di quella italiana. Deve conoscere e utilizzare almeno i rudimenti dei programmi impiegati in editoria: Word, InDesign, QuarkXPress e Photoshop; l’impaginazione è compito di altre figure professionali, ma il redattore deve saper intervenire in extremis nel caso in cui si verifichino problemi o complicazioni. Deve possedere capacità organizzative e relazionali e mostrare una spiccata curiosità per le novità e tutto ciò che riguarda il mondo editoriale.
In genere si accede a questa professione dopo un master o un periodo di stage presso una casa editrice.

Nessun commento:

Posta un commento