martedì 22 marzo 2011

Sia maledetta l'acqua

di Armando Vertorano

Sia maledetta l’acqua stammatina
Che m’ha disfà, disfatto,
ohimè so’ puverella
(Villanella anonima del ‘500)



Un pomeriggio sì e uno no, intorno alle cinque, la mamma era costretta a faticare non poco per riuscire a trascinare Alberto a casa del nonno, mentre lui ogni volta tirava fuori nuovi capricci come conigli da un cappello. Per anni Alberto aveva adorato quel nonno spiritoso che si chiamava come lui e che gl’insegnava la morra cinese, la dama, i giochi con le carte, che gli comprava i fumetti e gli faceva assaggiare il vino a cucchiaiate. Adesso però che si era fatto grande - aveva da poco compiuto gli otto anni e mezzo – Alberto non si divertiva più così tanto, anzi tutte quelle cose lo infastidivano sempre di più. E poi il nonno continuava ad avere quell’odore da cesto delle verdure che spesso, quando si avvicinava troppo, lo costringeva a trattenere il respiro o a voltarsi dall’altra parte.
- Albè ma è possibile che devi fa’ sempre ‘ste sceneggiate? – gli ripeté sua madre.
- Dai, mamma, solo oggi! Ti prometto che studio tutto il tempo…
- I compiti li abbiamo già fatti. Vatti a vestire e guai a te se dici ancora “A”.
In mutande, canottiera e muso lungo, Alberto andò in cameretta e subito si mise a frugare nei cassetti dell’armadio, dove c’era la sola cosa in grado di farlo sentire davvero importante: la maglietta Snorky. Era bianca, a maniche corte, con al centro uno degli Snorky dei cartoni animati, quello giallo, che stava antipatico a tutti gli altri Snorky. Sopra il disegno, a lettere cubitali, c’era il nome del proprietario: ALBERTO.
- Mammaaa, dov’è la mia maglietta Snorky? – gridò.
- Mamma, dov’è la mia maglietta Snorky? – gli fece eco Barbara, cantilenando.
Alberto la inchiodò al muro con lo sguardo e uscì rapido dalla stanza. La madre si stava truccando gli occhi davanti allo specchio della camera da letto, standoci così vicina che sembrava quasi spettegolare sotto voce con il suo riflesso.
- Ancora svestito stai?
- Non trovo la maglietta Snorky.
- Eh per forza, l’ho messa nello scatolone, s’era fatta troppo vecchia.
Alberto sentì il fiato spezzarsi per qualche frazione di secondo. Sulle prime sperò di non aver capito bene, ma di fronte al tono deciso della mamma la sua speranza iniziò a dondolare visibilmente in vista del suo immediato, prevedibile e definitivo tracollo.


***


Armando Vertorano ha frequentato la quarta edizione del  laboratorio di lettura e scrittura con Carola Susani e Giordano Meacci, e sarà il tutor del seminario Le scarpe di Heathcliff: di cosa è fatto un personaggio di Carola Susani con Domenico Starnone.

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